COS’HANNO IN COMUNE IL VINO ROSSO E LA PELLE A CONCIA VEGETALE?

Al di là della tradizione millenaria, cosa li unisce?

IL TANNINO.

100% vegetale fa parte della famiglia dei polifenoli, sostanze antiossidanti presenti nel legno, ma anche nella frutta e nella verdura. Viene estratto con un procedimento simile all’infusione. Il legno di Castagno o di Quebracho viene sminuzzato e versato in gigantesche autoclavi che fungono da “teiera”. A contatto con l’acqua calda il legno rilascia il tannino che verrà poi trasformato in polvere, dopo l’evaporazione dell’acqua. Per quanto riguarda il vino rosso il tannino, presente

nei vinaccioli (semi) e nella buccia dell’uva nera viene rilasciato gradualmente nel mosto durante la macerazione e la fermentazione ed è responsabile del tipico colore rosso del vino che varia a seconda del tipo di uva e dal tempo di invecchiamento.

La concia vegetale della pelle è rimasta, nelle sue fasi fondamentali, inalterata nei secoli ed è utilizzata per produrre principalmente il cuoio.

La lenta lavorazione e l’abilità dei maestri conciatori fanno della pelle conciata al vegetale un prodotto unico, che invecchia, muta ma non si rovina. Ogni pelle è unica e la sua bellezza è data dalle sue naturali varianti e “imperfezioni”.

Perché quindi si può affermare che la pelle a concia vegetale è ecologica al 100%?

Perché utilizza solo pelli di capi destinati all’uso alimentare. Perché la concia è al tannino, estratto da piante naturali senza utilizzo di sostanze chimiche.

Perché per ogni pianta abbattuta ne viene trapiantata un’altra attraverso una gestione responsabile delle foreste. È proprio così: la pelle a concia vegetale, come il buon vino, più invecchia e più si valorizza nel tempo.

Allora… CIN CIN!